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Fagiolo Gialét

Enogastronomia Valbelluna

Tra le tante varietà che da 500 anni hanno reso la Val Belluna "terra di fagioli pregiati", il fagiolo gialét spicca per aspetto, consistenza e gusto. È detto anche fasol biso, gialìn, solferino, per la forma piccola e arrotondata, e per il colore gialloverde che ricorda il pisello (biso). Ha un sapore delicato, con leggerissimo retrogusto di castagna; la buccia molto sottile lo rende altamente digeribile, consigliabile nell'alimentazione di bambini e anziani.
È tuttora presente negli orti famigliari, di appassionati che mantengono e conservano la preziosa semente tramandata da generazioni e continuano a considerarlo alimento pregiato per le occasioni speciali.
Dal 2010 il gialét, coltivato seguendo un disciplinare che ammette solo ausili accettati dai regolamenti dell'agricoltura biologica, per la criticità e il pregio della coltura ha ottenuto il riconosciuto di Slow Food®. Il fagiolo gialét si può gustare semplicemente lesso con un filo d'olio, nelle tradizionali minestre d'orzo, in creme salate, salse e persino dolci. Di recente vari chef di prestigio, non solo locali, lo propongono in ricette più elaborate, spesso abbinandolo a pesce, crostacei, frutti di mare. In autunno è acquistabile direttamente dai produttori e in qualche punto vendita.

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